Cosa è normale?

Theo non vede l’ora di avere un cagnolino tutto suo. Ma l’incontro con Ambrogio De Canis mette in discussione le sue aspettative… Che lezione ne trarrà?

Nè da maschio nè da femmina

Sembra che ci sia una fissazione per la nostra diversità. Ma è una divisione che non esiste, un conflitto che non c’è, un’illusione creata da chissà chi. Tra gusti e colori, interessi e ambizioni, sogni e talenti, ognuno ha i suoi e solo tu sai cosa è meglio per te.

La formula del coraggio

Coniglio ha molti amici, una scorta di carote croccanti e un segreto: ha paura di tutto! Così un bel mattino decide di andare alla ricerca della formula del coraggio. Riuscirà a trovarla?

Quanti dubbi, charlie!

Charlie ha mille domande e una sola certezza: scegliere è un gran pasticcio! Un albo ironico e tenero sulle piccole (grandi) decisioni di ogni giorno.

Il mio pezzettino

Anche quando tutto cambia, c’è qualcosa che resta, una certezza silenziosa, custodita in quel “pezzettino” dentro al nostro cuore. Lì vivono i ricordi più belli, le persone amate, le cose che ci hanno resi felici. Le portiamo sempre con noi, e grazie a loro, il futuro fa un po’ meno paura.

Un cavallo di nome Ora

Quando ho paura, faccio un bel respiro… e butto fuori l’aria… E allo stesso modo lascio che le emozioni scorrano dentro me… per poi andarsene via. Nulla è per sempre.

Il Libro del Mese

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    Né da maschio né da femmina
  • La nostra società è piena di pregiudizi su ciò che è considerato“da maschio” o “da femmina”. Fin da piccoli, infatti, i bambini vengono indirizzati verso interessi e comportamenti basati sul loro genere. Questa divisione arbitraria è visibile ovunque, persino nei negozi di giocattoli e abbigliamento, con reparti nettamente divisi per genere. I protagonisti del libro sono cinque bambini e un gatto che, attraverso le loro avventure, dimostrano quanto sia limitante etichettare le cose come “da maschio” o “da femmina”. In questo modo si dovrebbe creare un dialogo fra genitori, educatori e bambini sull’importanza di esplorare liberamente i propri interessi, senza il peso delle aspettative di genere.

    Perché, in fondo, l’unica cosa che dovrebbe essere "da bambino" è la libertà di crescere e diventare adulti come se stessi.